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Come si realizza un PSA?
Il modello del Piano di Sicurezza dell’Acqua rivoluziona il concetto di controllo, passando da un approccio retrospettivo, basato sul controllo di conformità di una serie di parametri analitici predefiniti, ad uno proattivo, incentrato sulla valutazione e gestione preventiva dei rischi. Questo approccio innovativo non solo consente una razionalizzazione delle attività di controllo, ma è applicabile a sistemi acquedottistici diversi per tipologia e dimensione, e rivoluziona i rapporti tra gestori, Enti di controllo e Istituzioni. La relazione fortemente collaborativa tra questi soggetti si traduce nella creazione di un team multi-disciplinare che coopera alla stesura del PSA, assicurando le expertise tecniche necessarie e sviluppando criteri di valutazione condivisi, anche grazie a una piattaforma informatica di archiviazione, condivisione e controllo dei dati in sicurezza (cloud).
La realizzazione del PSA prevede le seguenti attività:
Formazione di un team multidisciplinare
- La multidisciplinarità assicura le expertise tecniche necessarie alla realizzazione del PSA.
- La matrice delle competenze definisce ruoli e responsabilità, indicando per ogni esperto del team: affiliazione, titolo, ruolo nel PSA e attività specifiche che coordina o cui partecipa, contatti e privilegi di accesso al cloud del PSA.
- Le dimensioni del team sono funzionali alla complessità del sistema.
- La composizione del team può essere periodicamente rivista e/o integrata, se necessario.
Descrizione del sistema idrico
Identificazione delle criticità e degli eventi pericolosi
- Il pericolo è rappresentato da un agente biologico, chimico, fisico o radiologico nell’acqua che può potenzialmente causare un effetto nocivo per la salute in seguito al consumo umano dell’acqua.
- L’evento pericolo è il processo (situazione, condizione o incidente) attraverso il quale un pericolo può essere introdotto in un punto qualunque della filiera idropotabile.
Valutazione del rischio
Definizione di misure di controllo e di monitoraggio
Rivalutazione del rischio e definizione delle priorità di azione
Piani di azione per la gestione dei rischi prioritari
L’adozione di un piano di miglioramento per ciascun rischio individuato si basa sulla definizione di una scala delle priorità dei rischi e degli interventi da effettuare, sull’individuazione degli interventi minori che possono migliorare le pratiche già in essere, sullo sviluppo di nuove misure di controllo.
Monitoraggio operativo
Verifica dell’efficacia del piano
- Il monitoraggio di conformità dei parametri certifica la rispondenza dell’acqua ai requisiti di qualità previsti dalla normativa.
- L’ispezione del PSA permette la verifica dell’effettiva operatività di tutte le azioni intraprese nello sviluppo del Piano, e ne conferma la completezza e l’efficacia.
- Il riscontro del grado di soddisfazione del cittadino fornisce indicazioni a valle del sistema idrico, reclami e segnalazioni possono dare indicazioni su aspetti specifici di miglioramento del Piano.