MM compie 70 anni e festeggia piantando 70 alberi in nove scuole milanesi, una per Municipio.
Le piante sono state scelte tra quelle caratteristiche dell’area agroforestale lombarda: si tratta di alberi di grandi o piccole dimensioni che più di altri evidenziano l’alternarsi delle stagioni e/o sono legati a usanze agricole e/o religiose. I frutti di alcuni (Ciliegi e Celtis) ad esempio, costituiscono una importante fonte di nutrimento per l’avifauna urbana in riproduzione e/o migrazione.
Ogni scuola accoglierà sette tipologie di alberi e nello specifico:
Agrifoglio. L’agrifoglio è una pianta sempreverde che conserva durante l’inverno i suoi frutti rossi. Si tratta di una pianta molto longeva, alcuni esemplari presenti sulle Madonie hanno un’età stimata in quasi mille anni. L’agrifoglio, per le sue proprietà terapeutiche è molto utilizzata in erboristeria ed è ritualmente legata alle festività natalizie
Alnus glutinosa. L’Ontano nero ha la caratteristica di vivere in simbiosi con batteri che hanno la capacità di fissare nel terreno l’azoto presente nell’aria. In questo modo, contribuisce a rendere più fertile il terreno e a renderlo adatto a piante più esigenti.
Celtis australis. Lo spaccasassi, nome comune con il quale è conosciuto il Celtis è un albero che produce dei piccoli frutti zuccherini molto appetiti dagli uccelli che in autunno attraversano la pianura padana per raggiungere i siti di svernamento africani. In tutte le aree agricole era tenuto in gran considerazione per l’elasticità e robustezza del legno utilizzato per costruire i gioghi per buoi e utensili vari.
Mespilus germanica. Il Nespolo europeo è un piccolo alberello che produce dei frutti ricchissimi di vitamina C. I suoi frutti possono maturare anche una volta raccolti e consumati durante l’inverno. Per queste (disponibilità di vitamine invernali) caratteristiche era coltivato anche in giardini e conventi.
Prunus avium. Il Ciliegio è una delle piante che con la loro spettacolare fioritura annunciano la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. I suoi frutti sono tra i primi a maturare e costituiscono la base per la produzione di marmellate e liquori.
Tilia platipillo. Il tiglio è una pianta dalla fioritura intensa e profumata che consente alle api di produrre un ottimo miele. Curiosità, i suoi piccoli semi sono sormontati da un’elica che ne favorisce la disseminazione. Era considerata una pianta sacra dalle popolazioni nordeuropee che valicando le Alpi e convertendosi al cristianesimo la piantavano vicino alle chiese che costruivano.
Quercus robur. La quercia è un albero imponente e ritenuto sacro dagli antichi greci che lo avevano consacrato a Giove. La sua longevità e la robustezza del suo legname sono proverbiali. Ancora oggi viene usato nella realizzazione di mobili di pregio e/o per conferire aromi particolari a vini e liquori. Durante la Seconda guerra mondiale, i suoi frutti erano utilizzati anche nell’alimentazione umana.
* arboricoltore, MM Spa





