Verde

L’1 ottobre 2024, il Comune di Milano ha formalizzato l’affidamento a MM Spa per la gestione del patrimonio verde della città per i prossimi 25 anni e cioè fino a ottobre 2049, come già previsto e approvato sia dalla Giunta di Palazzo Marino sia dal Consiglio Comunale.

L’affidamento e la cura del verde pubblico a MM S.p.A. seguirà un iter graduale: per i mesi successivi l’affidamento, MM gestirà i contratti in essere coordinandosi con il Comune di Milano. A partire da gennaio 2025 la società si occuperà direttamente della manutenzione dei giardini e del verde nelle scuole di competenza comunale e da aprile 2025 anche del patrimonio verde del Municipio 8 – il Municipio con la più alta presenza di verde tra i nove della città; entro la fine del 2025 avrà in carico la gestione e cura dell’intero verde cittadino, 18 milioni di metri quadri.

La Divisione Casa e la funzione Verde ERP di MM hanno individuato un numero di località dove effettuare approfondimenti sulle alberature preesistenti e poi mettere a dimora nuovi esemplari, anche in considerazione dei ripetuti eventi meteorologici dell’estate 2023, che ne hanno sconvolto l’assetto.

L’obiettivo consiste nel monitorare lo stato di salute delle alberature e implementare/ripristinare il patrimonio arboreo.

Il Comune di Milano e la funzione Verde ERP di MM stanno collaborando per la realizzazione di nuove “Piazze Aperte” che si pongono l’obiettivo di valorizzare gli spazi pubblici e trasformarli in luoghi di aggregazione, ampliando le aree pedonali e promuovendo forme di mobilità sostenibile a beneficio dell’ambiente e della qualità della vita in città.

Il progetto propone di fornire nuove opportunità di lavoro derivanti dall’applicazione di modelli di economia circolare per rispondere ad alcune tra le fragilità sociali dell’area urbana nella quale si colloca l’OC Cascina Nosedo.

La ricerca intende avviare un laboratorio sperimentale orientato a generare condizioni favorevoli per il territorio a partire da reti e pratiche già presenti nella zona. BioLoop (BL) intende innescare processi in grado di stabilire nuove relazioni tra gli attori locali, a partire dallo sviluppo di soluzioni innovative di utilizzo degli scarti e delle eccedenze edibili e non edibili presenti nell’area.

Il progetto individua nell’ambito compreso tra il quartiere Corvetto, Porto di Mare e Chiaravalle le condizioni ideali per il suo sviluppo, in quanto sul territorio sono attive in modo consolidato reti operanti nel sociale (rete Qubi, rete Corvetto) e sono state condotte iniziative importanti di rigenerazione (progetto UIA Open Agri, Parco di Porto di Mare).