L’estate 2024 ripropone in tutta la sua drammaticità il tema della siccità, della scarsità d’acqua nei bacini a fronte di copiose perdite idriche dai sistemi acquedottistici in tutto il Paese. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2022 le reti idriche italiane hanno perso il 42,4% dell’acqua potabile immesse in rete con spreco della risorsa stessa e dell’energia e del lavoro speso per pomparla.
A Milano il Servizio Idrico Integrato è gestito sin dal 2003 da MMspa, che immette in rete circa 200 milioni di metri cubi di acqua l’anno, prelevata dalla falda, con una performance relativa alle perdite idriche decisamente migliore: nel 2023 il rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e il volume complessivo in ingresso nel sistema acquedotto di Milano è sceso all’11,8%, in netto miglioramento rispetto al 14% dell’anno precedente.
Esiste dunque la possibilità concreta di ridurre drasticamente lo spreco d’acqua per perdita dalle reti.
Quali azioni MM ha messo in campo per ridurre le perdite idriche al livello consuntivato nel 2023?
La performance consuntivata è frutto di una serie di azioni pianificate ed implementate con successo negli anni: ai tradizionali interventi di sostituzione e manutenzione straordinaria delle condutture sono state affiancate innovative metodologie :
- l’utilizzo dei dati rilevati dai satelliti (anomalie nella crescita del verde, spostamenti di pali della luce, cartelli stradali o piccoli sprofondamenti dell’asfalto nei segnali intercettati dai satelliti sono informazioni preziose che consentono ai tecnici di MM di capire dove intervenire per riparare o prevenire le perdite)
- la mappatura GIS dell’intera rete di Milano con un database sempre aggiornato su materiale ed età delle condotte, numero di rotture ed interventi manutentivi per tratti, etc. ha consentito di realizzare un modello predittivo delle perdite.
- l’ implementazione di un Decision Supporting System (DSS Pressioni) che, da un lato consente, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, di meglio bilanciare le pressioni in rete e dall’altro consente di ricevere alert in tempo reale sulle anomalie.
- l’impiego estremamente diffuso della tecnologia smart metering sui contatori delle utenzeche, ottimizzando le letture, consente interventi più rapidi in caso di perdite, prelievi abusivi o guasti. Tale tecnologia favorisce un bilancio idrico più preciso e una gestione idraulica della rete più efficiente. Oggi oltre il 96% dei contatori installati sulle utenze della città di Milano sono smart contro una media italiana di utenze sottoposte a telelettura con smart meter che ad oggi si attesta intorno al 20%.
Non appagata da questo risultato, recentemente MM si è vista assegnare fondi PNRR (10,3 milioni di euro) per un innovativo progetto finalizzato “alla conoscenza e resilienza della rete acquedotto di Milano attraverso la Distrettualizzazione, Metodi di ricerca perdite occulte, Impianti di Protezione Catodica, con approccio digitale”. L’ incremento della capacità di monitoraggio della rete sarà raggiunto attraverso l’utilizzo di rilevatori di rumore e l’installazione della fibra ottica in acquedotto. Grazie ai cavi in fibra percorsi da sensori saranno restituite ad un’apposita centralina informazioni di diversa natura con l’individuazione in tempo reale delle perdite. La riduzione stimata si aggira intorno a circa 5,4 milioni di metri cubi, con miglioramento della già ottima performance di Milano.
Gli interventi entrano ora nella fase realizzativa con:
- l’istallazione di valvole che permetterà la settorializzazione della rete in 2 distretti, consentendo una separata gestione delle pressioni in entrambi i distretti.
- il posizionamento all’interno delle tubazioni di “registratori di rumore” (noise logger) di tipo accelerometrico, che registrano le frequenze sonore percepite, e permettono l’individuazione puntuale dei punti di perdita.
- l’installazione della fibra ottica -già utilizzata sulla rete fognaria- che consente l’individuazione di fori o trafilamenti lungo la condotta. Il monitoraggio continuo nel tempo e nello spazio permette l’individuazione in tempo reale della perdita.
“È chiaro -conclude Francesco Mascolo, Amministratore delegato di MM– che i progetti per la riduzione delle perdite d’acqua dalle reti devono essere adattati al contesto territoriale specifico ed alle caratteristiche dell’infrastruttura acquedottistica, essi però non possono prescindere dall’utilizzo delle tecnologie oggi disponibili (smart metering, informatizzazione della rete, utilizzo dell’ AI) ben supportate dalla competenza tecnica degli ‘specialisti’ dell’acqua”.
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