Giovedì 10 ottobre, Francesco Mascolo, Amministratore Delegato di MM Spa, ha avuto l’occasione di intervenire all’evento del mondo dei sottoservizi organizzato a Bari da Servizi a Rete, in collaborazione con Acquedotto Pugliese Spa.
Durante la tavola rotonda “Confronto tra i gestori della Penisola con programmi e indicazioni di investimento nei prossimi anni” ha avuto modo di presentare i progetti di innovazione in programma e già realizzati da MM Spa per tutelare la risorsa idrica e ridurre l’impatto ambientale e sociale, e ha proposto alcune riflessioni sul PNRR. Di seguito il suo intervento.
“Ritengo che il sistema degli investimenti pubblici in Italia non fosse pronto ad affrontare le regole di ammissione ai finanziamenti del PNRR, né tantomeno a rispettarne la stringente tabella di marcia. Non nascondiamocelo: molti dei progetti trasmessi sono stati in realtà quelli che giacevano nei cassetti delle aziende.
Un aspetto positivo del meccanismo del PNRR è, se non altro, che chi aveva avuto il coraggio di investire in progettazione anche quando non vi erano prospettive di finanziamento, ha visto ripagato questo coraggio ritrovandosi progetti pronti da proporre.
Anche MM Spa, che ha da tempo dato vita a un piano di investimenti particolarmente sfidante, non solo nel servizio idrico, ha proposto tre progetti nel 2021 che, pur risultando idonei, non sono stati finanziati in prima battuta in ragione delle regole di assegnazione (priorità ai gestori con problematiche urgenti da risolvere, indirizzamento di almeno il 40% dei fondi alle aziende del Sud, etc.).
Solo all’inizio del 2024, quando alcuni progetti originariamente finanziati dal Ministero si sono rivelati non realizzabili, a MM è stato chiesto di confermare la sua volontà di utilizzare 10 milioni di euro per uno dei progetti candidati nel 2021. MM ha prontamente risposto alla chiamata, accettando di implementare il progetto, nonostante rimanesse il vincolo di completarlo entro la stessa data inizialmente prevista (ovvero primavera del 2026). Si tratta del progetto di distrettualizzazione fisica della rete acquedottistica di Milano e la sua protezione catodica ai fini della riduzione delle perdite idriche e dell’aumento della vita utile dell’infrastruttura.
Purtroppo 10 milioni di euro di investimenti, per un’azienda come MM, rappresentano una cifra poco significativa rispetto al piano di 360 milioni di euro di investimenti previsti nel periodo 2024-2029. Ma si tratta pur sempre di una boccata di ossigeno che non va a incidere sulla tariffa pagata dai cittadini, che a Milano città si conferma la più bassa d’Italia (anzi, con l’approvazione delle tariffe nel nuovo periodo regolatorio la forbice tra la tariffa milanese e quella degli altri comuni italiani si allarga ulteriormente).
Come leggere quest’ultimo dato? Credo rappresenti la testimonianza concreta dell’efficienza della nostra azienda e dell’alta qualità degli investimenti realizzati: non basta dire quanti euro per abitante si spendono; bisogna correlare questa spesa con le performance raggiunte.”