Milano ha una storia che si interseca da sempre con l’acqua, dai navigli di Leonardo fino ai corsi che passano sotto la città. Per questo è una città conosciuta per la sua resilienza e capacità di adattamento, e sta affrontando la sfida del cambiamento climatico con un impegno concreto e misurabile. MM Spa, in particolare, ha intrapreso una serie di iniziative per proteggere la città e i suoi cittadini dagli eventi climatici estremi.
Un esempio emblematico di tale impegno è la vasca di laminazione del Seveso, una struttura ingegneristica progettata per contenere e gestire le acque in eccesso durante le piogge intense. Questa vasca gioca un ruolo vitale nel prevenire le esondazioni del torrente, un problema che ha afflitto Milano per decenni. Con una capacità di contenimento significativa, la vasca di laminazione è in grado di ridurre notevolmente il rischio di allagamenti, proteggendo così proprietà e infrastrutture.
Le aree golenali del Lambro, normalmente interessate dalle esondazioni del fiume, sono state oggetto di progetti di riqualificazione fluviale, paesaggistica e ambientale, che rappresentano un altro tassello nella strategia progettuale di MM. Queste zone, lasciate intenzionalmente allagate durante le piene, funzionano come aree di espansione naturalizzata per le acque del fiume. La loro esistenza e gestione dimostrano come MM stia lavorando per integrare soluzioni basate sulla natura nel tessuto urbano, con l’obiettivo di creare una città più verde e sostenibile.
L’innovazione tecnologica ha un ruolo cruciale in questa strategia.
Un primo tema è quello dei pluviometri, una rete di 15 dispositivi installata su tutto il territorio milanese, che garantisce il monitoraggio in tempo reale tramite supervisione (SCADA), della quantità di pioggia sul territorio cittadino. Sono gestiti direttamente da MM -i primi installati dal 1895, il che restituisce uno storico di dati molto robusto-; non si limitano a restituire il monitoraggio delle piogge in real time, ma permettono, poiché connessi tramite supervisione (SCADA) ai due depuratori di Milano, sempre gestiti da MM, di attivare il cosiddetto scenario di “tempo-pioggia”, che predispone gli impianti a ricevere le maggiori portate in arrivo a seguito delle precipitazioni.
Un altro importante sistema è quello degli idrometri -misuratori di livello idraulico dei corsi d’acqua- posizionati sull’asta del torrente Seveso e sul fiume Lambro. Questi idrometri attivano, nel caso del Seveso, gli automatismi per l’attivazione della Vasca e il sistema di emergenza della Protezione Civile, oltre a dare gli strumenti di monitoraggio real time del fiume lungo il suo corso, da Cesano Maderno fino al centro di Milano. Nel caso del Lambro, gli idrometri allertano i sistemi di Protezione Civile e, anche in questo caso, il monitoraggio. Nel parco Lambro, in via Feltre a Milano, attivano i sistemi di allarme alla popolazione, con le indicazioni per le evacuazioni. Il primo idrometro è a Brugherio, l’ultimo direttamente nel Parco.
La vasca di laminazione del Seveso è solo l’ultima in una serie di progetti che MM ha realizzato per proteggere Milano. Tra i progetti anche il primo SUDS milanese, in via Pacini.
I SUDS (Sustainable Urban Drainage Systems) sono sistemi di drenaggio urbano sostenibili. La loro funzione diventa prioritaria se ciascuno rappresenta un tassello di un sistema ampio che trovi diffusione in tante aree della città. È infatti una soluzione tecnicamente non complessa se presa come singolo intervento, ma fondamentale se adottata nella somma complessiva di numerosi interventi sul territorio cittadino.
Questi interventi, insieme alla vasca di laminazione, formano un sistema integrato di gestione delle acque piovane, dimostrando l’impegno continuo di MM nel proteggere la città dagli impatti negativi degli eventi climatici estremi.
Questi interventi dimostrano però anche come il perimetro del Servizio Idrico Integrato debba vedere un’evoluzione, come ben argomentato anche da Aqua Publica Europea (APE), l’Associazione europea dei gestori pubblici dell’acqua che riunisce 73 operatori dei servizi idrici e igienico-sanitari di proprietà pubblica e altri soggetti che lavorano per promuovere la gestione pubblica dell’acqua a livello sia europeo che internazionale.
Il Servizio idrico integrato del prossimo futuro non dovrà limitarsi al tradizionale ciclo che parte con la captazione, passa dal trattamento e arriva alla restituzione in ambiente, dopo utilizzo e depurazione; dovrà bensì aggiungere ulteriori compiti, volti all’adattamento e alla mitigazione degli eventi estremi, alla protezione delle risorse idriche, all’incremento del riutilizzo dell’acqua, al recupero dei nutrienti, alla neutralità energetica e alla water neutrality.
* (intervento preparato per la seconda riunione plenaria della VI edizione della community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti)